La donazione ai fini
di trapianto


- Etica e tipi di
donazione


- La donazione da
vivente


La donazione da
cadavere

La donazione da cadavere

- La morte celebrale
La morte cerebrale, riconosciuta dal mondo scientifico nel 1968, dopo il "Report" della Harvard Medical School di Boston (USA), rappresenta la fonte di approvvigionamento principale per il trapianto degli organi. La legislazione italiana la recepisce con la Legge N.5 78/93 e ne detta le norme:

1) LA MORTE CEREBRALE È DIAGNOSTICATA SOLO NELLE RIANIMAZIONI
2) UNA COMMISSIONE DI TRE SPECIALISTI ESEGUE L?ACCERTAMENTO
3) L'ELETROENCEFALOGRAMMA PER 6 ORE CONSECUTIVE DEVE RISULTARE PIATTO

Inoltre, vengono eseguiti anche altri accertamenti clinici per riscontrare:
la contemporanea assenza di:
  • stato di coscienza;
  • respiro spontaneo;
  • riflessi che partono dal cervello
  • qualsiasi pur minima attività elettrica

  • INFATTI LA MORTE CEREBRALE NON È AFFATTO IL COMA, NEMMENO QUELLO DETTO COMUNEMENTE "IRREVERSIBILE".
    La parola "irreversibile", usata impropriamente a volte da stampa e TV, significa solo che le lesioni del cervello sono gravissime e che non miglioreranno, ma una minima quantità elettrica ancora persiste, sebbene il paziente si stia avviando ben presto verso la morte.

    Dopo l'avvenuta dichiarazione di morte cerebrale, viene chiesto per iscritto il consenso al prelievo degli organi alla famiglia. Da questo momento l'attività è frenetica: si svolgono esami biologici ed indagini cliniche sul corpo del defunto per valutare l'adeguatezza degli organi al trapianto; si individuano i possibili riceventi sulle liste d'attesa; si organizzano le équipes di prelievo ed il defunto è portato in sala operatoria, ove inizia la DONAZIONE DEGLI ORGANI.
    Effettuati i prelievi, gli organi vengono inviati a vari Centri di trapianto, mentre il corpo del defunto è ricomposto come quando si esegue una operazione chirurgica e restituito alla famiglia.

    - Come dichiararsi favorevoli a donare (L.91/99)
    LA DONAZIONE DEGLI ORGANI NON È CERTA, MA SOLO UNA EVENTUALITÀ, ANCHE MOLTO RARA, MA CHE NECESSITA, COMUNQUE, DA PARTE DI CIASCUNO DI NOI UNA PRESA DI POSIZIONE PREVENTIVA SU QUESTA EVENTUALITÀ.

    La legge 91/99 vuole che tutti i cittadini italiani, maggiorenni, siano previamente informati sulla donazione degli organi e che si dichiarino FAVOREVOLI o CONTRARI nella apposita Anagrafe Nazionale, tramite le ASL di residenza od i medici di famiglia. Ma, dopo 10 anni, le dichiarazioni depositate sono pochissime.
    Pertanto, il CNT, supplendo alla legge, raccomanda di diffondere le carte di donazione, distribuite gratuitamente dalle Associazioni di Volontariato e da conservare tra i documenti, con lo stesso valore della iscrizione formale alla Anagrafe Nazionale.

    L'ATO-MARCHE DISTRIBUISCE LA SEGUENTE CARTA:


    OGGI, SENZA UN DOCUMENTO SCRITTO DEL DEFUNTO, LA DONAZIONE PUÒ ESSERE AUTORIZZATA SOLO DAI FAMILIARI DI FRONTE ALLA RICHIESTA DEL COORDINATORE LOCALE DELLA RIANIMAZIONE, IN CASO DI MORTE CEREBRALE.

    ATO Marche
    via Squarcia, 15 - 61032 Fano (Pesaro)
    tel. e fax 0721.863153
    info@ato.marche.it