Le cellule staminali sono presenti: Per quanto riguarda le loro potenzialità, esse sono definite in:
     
    A questo punto la ricerca punta: A RIPRODURRE UN ORGANO INTERO O SUE PARTI CON CELLULE SPECIALIZZATE RICAVATE DA STAMINALI, PRELEVATE DAL PAZIENTE E DOPO UN COMPLESSO PROCESSO DI CLONAZIONE, A TRAPIANTARGLI UN ORGANO "SU MISURA", SENZA PROBLEMI DI RIGETTO. La strada è ancora lunga e questo futuro non è sicuramente dietro l?angolo, ma nei prossimi 50 anni, altrettanti di quelli trascorsi dai primi trapianti, qualcosa di rivoluzionario accadrà. Fin da ora, però, sono cominciati i problemi su quali tipi di staminali incentrare le ricerche per arrivare presto alla svolta. Se c'è l'OK per le STAMINALI amniotiche, placentari, fetali (da aborti), e corporee, uno STOP è posto a quelle di origine embrionale perché il loro prelievo comporta la soppressione di un potenziale essere umano.
- Gli xenotrapianti:
Uno xenotrapianto utilizza animali a beneficio dell'uomo.L'idea partì già nel 1906 con Mathieu Jaboulay a Lione (Francia) che trapianto, senza successo, un rene di capra su un paziente uremico. Seguirono negli anni '60 e '90 altri esperimenti con scimpanzé e babbuini ma non si andò mai oltre due mesi di vita. Questi tentativi fecero però capire agli scienziati che la natura imponeva una regola inderogabile per usare gli organi degli animali : L'ANIMALE DOVEVA ESSERE "UMANIZZATO" , CIOE' ESSERE TRANSGENICO. Per evitare i rigetti bisognava far sì che l'umano accettasse l'organo di un animale in cui erano stati impiantati geni umani. In Europa queste ricerche, però, furono fermate da una "moratoria" ,imposta dal Parlamento Europeo, sotto la pressione delle organizzazioni animaliste. Invece, le équipes americane stanno lavorando ad una compatibilità uomo-animale, con clonazioni di seconda generazione, seguendo la teoria del chimerismo. Abbondanza e qualità degli organi - Intervento programmabile - Eliminazione dell'immunosppressione. Invecchiamento dell?organo e potenziali infezioni. Attualmente la scelta è indirizzata sul babbuino, geneticamente più vicino all'uomo e sul maiale che, pur non essendo un primate, ha gli organi più simili all'uomo. Già da tempo, il maiale fornisce insulina e valvole cardiache. In conclusione, se la scienza sta per superare i problemi dello xenotrapianto non è altrettanto certo che anche l?intolleranza ed il pregiudizio lo siano e che l?opinione pubblica accetti questo beneficio. |
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ATO Marche
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