I trapianti dei
vari organi


- Il rene

- Il fegato

- Il cuore

- Il polmone

- Blocco
cuore-polmone


- L'intestino

Il pancreas

- La cornea

- Il midollo osseo (CSE)

Il Pancreas

- Indicazioni:
Questo organo, oltre che alle funzioni digestive presiede anche al rilascio dell'insulina. Il suo malfunzionamento è la causa del diabete di tipo I insulino-dipendente (malattia genetica autoimmune)e di tipo II (eccessi nell'alimentazione). I diabetici, tra le più numerose categorie di malati cronici, sono i primi beneficiari del trapianto di pancreas

- Tipi di intervento
Si possono avere 3 tipi di intervento:

1) Trapianto delle isole di Langerhans:
Le isole di Langerhans sono delle cellule pancreatiche che vengono innestate attraverso la vena porta del pancreas malato con un intervento poco invasivo a quello chirurgico dell'organo solido.

I rischi, suppure minimi, sono eventuali emorragie e la trombosi della vena porta.
I vantaggi sono che le cellule possono essere crioconservate ed espanse e non hanno una forte reazione immunologica.
Gli svantaggi sono che l'innesco non dura nel tempo, la ipoglicemia non viene corretta e che per l'innesto bisogna ricorrere a più donatori per avere un numero adeguato di cellule.
L'immunosoppressione è necessaria come per gli organi solidi e prevede: tacrolimus, rapamicina, anticorpi antirecettori per IL-R-2.
I risultati: questo trapianto cellulare ha finora avuto delle fasi alterne. Ora negli ultimi cinque anni i risultati stanno migliorando e quando la tecnica sarà messa a punto, il trapianto delle Isole permetterà di intervenire molto più precocemente nella malattia diabetica senza aspettare le complicazioni vascolari e nefrologiche.

2) Trapianto di Pancreas isolato:
questo tipo di trapianto non è ancora molto diffuso. Viene proposto solo da alcune équipes nel diabete instabile prima delle complicazioni renali, oculari e neurologiche. Rimane un intervento molto delicato.

3) Trapianto pancreas-Rene (simultaneo o pancreas dopo rene): E' il trapianto più ricorrente nelle patalogie diabetiche di Tipo I, quando la complicazione renale è arrivata allo stadio terminale (TRT). Esso offre un triplice vantaggio:
  • STOP alla dialisi
  • STOP al diabete
  • STOP alla recidiva nefrologica

  • Controindicazioni assolute: età "maggiore" 65, cardiopatia ischemica, neoplasia in evoluzione, insufficienza respiratoria, infezione grave, problemi psichiatrici.
    Tecniche di intervento: sono varie e delicate. Il pancreas viene impiantato in una delle due fosse, lasciando l'altra per il rene. Generalmente i due organi sono trapiantati in simultanea (PSR), prelevati dal cadavere di uno stesso donatore, oppure pancreas dopo rene (PDR). Ma data la penuria di reni da cadavere e, per contro, l'abbondanza dei pancreas da cadavere non utilizzati, molto équipes anglo-americane sono orientate al trapianto DA VIVENTE per il rene e DA CADAVERE per il pancreas, sempre in simultanea, con un unico intervento, facilmente programmabile, poiché in questo tipo di trapianto non c'è urgenza. Negli Stati Uniti si trapianta anche la coda del pancreas da vivente.
    Il trapianto totale del pancreas può essere totale o segmentario (casuale).
    Il trapianto totale risolve il problema della secrezione esocrina del pancreas ma sia il prelievo che il reimpianto sono più laboriosi a causa della ricostruzione arteriosa mentre nel trapianto segmentario il problema vascolare è semplificato a spese però di un eccessiva secrezione esocrina prodotta. Infatti subito dopo il ristabilimento della circolazione sanguigna, il pancreas trapiantato comincia ad emettere il suo "succo" nel canale di Wirsung.
    I rischi sono: non funzione primaria, trombosi venosa, sanguinamento, pancreatine acuta, versamenti del succo e conseguente infezione e fistola, rigetto avuto.

    - L'immunosoppressione
    L'immunosoppressione: dispone di una vasta gamma di farmaci in combinazione con il cortisone: Cell-Cept e Tacrolimus soprattutto se anche il rene è trapiantato.
    Oggi ci si focalizza su una terapia induttiva antilinfociti-T, cercando di fare a meno del cortisone.

    - I risultati
    la normalizzazione della glicemia è completa. Anche la regressione delle lesioni diabetiche è possibile, se il trapianto è precoce: in ogni caso queste lesioni non progrediscono più.