Dal rigetto alla chimera

Perché il rigetto

-L'immunosoppressione

- La tolleranza

Perché il rigetto

- Il "sé" ed il "non sé"
Nei trapiantati più importate del problema chirurgico è quello immunologico. Tre punti fondamentali sono da tenere presente:
1) OGNI INDIVIDUO E' UGUALE SOLO A SE STESSO
Questa apparente banalità che, appare anche al semplice sguardo, è evidenziata a livello biologico dal DNA, diverso in ciascun individuo.
2) OGNI CORPO RIGETTA L'INGRESSO DI UN "NON SE'"
Tranne che nella procreazione quando due cellule di identità diversa si uniscono, una barriera insormontabile, organizzata da cellule immunocompetenti, si erge a difesa dell'individuo contro ogni introduzione di organismi estranei, scatenando una riposta immune, avversa, la cui espressione è il "rigetto".
3) SOLO IN RARI CASI, LA NATURA PRESENTA DUE DNA DIVERSI IN UN CORPO
Gli antichi chiamavano chimera una creatura mitologica, formata da diversi animali. La scienza, per analogia, definisce chimera la coesione in un corpo, all'atto del concepimento di cellule geneticamente distinte, provenienti da zigoti diversi.
NEI TRAPIANTI, L'OBIETTIVO E' QUELLO DI ARRIVARE ARTIFICIALMENTE A QUESTA CONDIZIONE DI CHIMERISMO, OVE, SENZA RIGETTO, CONVIVONO DUE DNA.

- Il sistema HLA
Nell'era dei trapianti si è scoperto (1958) che le prime linee di difesa sono di competenza degli antigeni di istocompatibilità, presenti sulla superficie di tutte le cellule e che costituisce una specie di carta di identità di ciascun individuo. Questi antigeni, ereditati al 50% da ciascun genitore, costituiscono il sistema HLA (Human Leucicyte Antigens) e sono divisi per Classi, Regioni, Alleli e Sottoalleli (Tab. 8).
L'organo trapiantato ha una formula antigena diversa da quella del ricevente per cui viene riconosciuto come "non sé" da specifici ricettori dei linfociti.
E' questa l'origine del rigetto: un processo molto complesso che si cerca di controllare attraverso farmaci immunosoppressori che disattivano la difesa immunitaria del ricevente.

Tabella 8 - Principali Antigeni del sistema HLA

- Tipi di rigetto
Attualmente si conoscono tre tipi di rigetto:
  • Il rigetto iperacuto, incurabile, può intervenire subito nelle prime ore nel trapianto del RENE, più raramente in quello del CUORE. Responsabili sono anticorpi preformati anti-HLA, in seguito ad una gravidanza, ad una trasfusione o ad un precedente trapianto.
  • Il rigetto acuto, curabile, è dato dal riconoscimento degli antigeni HLA del donatore da parte dei linfociti T del ricevente. Esso appare dai 5 gg. dopo il trapianto fino ai tre-quattro mesi successivi oppure, in ogni momento, se si interrompe la terapia farmacologica. Esso è evidenziato da biopsie.
  • Il rigetto cronico, incurabile, ha ancora cause poco conosciute. Si pensa che la causa sia la somma di tanti piccoli rigetti acuti che passano inosservati, i cui danni sono riparati autonomamente dall'organismo ma le cui ripetute cicatrizzazioni riducono le pareti delle arterie, causando la perdita progressiva della funzionalità dell'organo.
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