Il trapianto

Il prelievo degli organi dal cadavere
Ricevuto o accertato il consenso al prelievo, una o piu équipes chirurgiche procedono a prelevare I’organo o gli organi da trapiantare con molta cura ed attenzione per non compromettere la loro futura funzionalità.
Il cadavere è ricomposto. Una volta distaccati dal cadavere gli organi vengono conservati in uno speciale liquido per un “certo” numero di ore. Il tempo che intercorre tra il prelievo ed il nuovo innesto si chiama “ISCHEMIA”.

Tempi di Ischemia

CUORE E POLMONI => massimo 6 ore
FEGATO E INTESTINO => massimo 12 ore
PANCREAS => massimo 24 ore
RENE => massimo 48 ore

E’ necessario quindi non perdere tempo. Gli organi trapiantati, messi in contenitori, vengono trasportati verso varie destinazioni con aerei, elicotteri o scortati da auto della Polizia, mentre anche il trapiantando è accompagnato con urgenza al Centro di Trapianto.

L’intervento chirurgico
E' eseguito da équipes altamente specializzate, ognuna nel suo ramo, in sale operatorie speciali, a bassa contaminazione batterica per evitare il pericolo mortale delle infezioni.
L’intervento chirurgico meno complicato è quello del RENE. Più delicato è il trapianto MULTIORGANO (MOT): CUORE/POLMONI; RENE/PANCREAS; RENE/CUORE ecc.
Gli interventi per i trapianti della mano e dell’avambraccio, ancora sperimentali, sono lunghissimi perché impegnano molte équipes di chirurghi quasi simultaneamente.
Poco prima o durante gli interventi si inizia la “terapia immunosoppressiva” per contrastare il “rigetto” del nuovo organo da parte della difesa immunitaria del ricevente.
Questa terapia, anche se poi diluita nel tempo, continuerà per tutta la vita, fin quando non si scoprirà il fenomeno della “tolleranza definitiva” del nuovo organo da parte del sistema di difesa immunitaria del ricevente.

Quali organi si possono trapiantare
In base alla legge N. 91/99, è vietato solo il trapianto del cervello, testicolo e ovaia. Attualmente il “trapianto terapeutico” riguarda:


per gli ORGANI SOLIDI:

CUORE
(da cadavere)
salvavita nelle insufficienze cardiache scompensate
POLMONE
(da cadavere)
salvavita nelle insuficienze respiratorie gravi
FEGATO
(da cadavere e da vivente
perché si riproduce)
salvavita nelle insufficienze epatiche terminali e nelle epatiti fulminanti
INTESTINO
(da cadavere)
salvavita nelle sindromi gravi di malassorbimento
RENE
(da cadavere e da vivente
perché doppio)
rimedio nelle insufficienze renali terminali (IRT) per evitare la dialisi
PANCREAS
(da cadavere)
rimedio nel diabete insulino-dipendente grave
MANO e AVAMBRACCIO
(da cadavere)
rimedio nelle amputazioni

per i TESSUTI:

MIDOLLO OSSEO
(da vivente)
salvavita nelle Leucemie e Talassemie insensibili alle cure mediche
CORNEA
(da cadavere)
rimedio nella cecità cornea-dipendente
OSSA LUNGHE
(da cadavere)
rimedio nelle protesi e ricostruzioni

Il trapianto d’organo è obiettivo del Servizio Sanitario Nazionale
Erano i primi del ’900 quando il Francese Alexis Carrel (Premio Nobel) intuì questo nuovo metodo di cura e praticò esperimenti sugli animali. Negli anni ’50 a Boston e Parigi ci furono i primi trapianti di rene per gli uomini. Da allora molta strada è stata fatta ed ancora se ne farà in futuro. Oggi con la Legge N.91/99 il trapianto, come metodo di cura, è diventato obiettivo del S.S.N.
Ogni anno in Italia migliaia di persone sono colpite da gravi malattie ad organi vitali. La legge prevede che siano curati con il trapianto MA…
II grosso “MA” è dato dalla scarsità degli organi donati. Nel trapianto la scienza medica non può operare da sola: ha bisogno di spirito altruistico, di sensibilità civica e di amore per il prossimo che le forniscano gli organi. L’aiuto può venire dai nostri simili quando sono “veramente simili”.
E’ necessario, infatti, che tra ricevente e donatore ci sia “somiglianza biologica”, cioé di globuli rossi e di globuli bianchi.

  • Il sangue deve essere dello stesso gruppo (A-B-O).
  • I globuli bianchi, portatori del complesso sistema immunitario “HLA-DR”, con migliaia di combinazioni, devono essere “compatibili” il piu possibile tra donatore e ricevente, dal momento che identici al 100% lo sono solo tra gemelli omozigoti.

II futuro del trapianto: progresso o barbarie?
Per poter risolvere definitivamente il problema del rigetto e quello della scarsità delle donazioni, la scienza sta battendo nuove vie:

a) LA TOLLERANZA IMMUNOLOGICA INDOTTA
Una recente scoperta, sperimentata con successo sui topi ed ora in fase di sperimentazione sull’uomo, ha dimostrato che si può stabilmente inibire il meccanismo del rigetto attraverso una breve terapia iniziale che BLOCCA un particolare gene, preposto a scatenare le difese dell'organismo. Ciò eviterebbe di dover assumere ogni giorno farmaci antirigetto con effetti collaterali per I'organismo e con spese enormi per lo Stato.

b) GLI XENOTRAPIANTI Attraverso I'ingegneria genetica si è pensato di poter trapiantare sull'uomo organi prelevati da animali “transgenci” (cioè resi compatibili con la specie umana), in particolare da maiali. In questa ipotesi non vi sarebbero più liste d'attesa e si potrebbe intervenire anche nelle situazioni di estrema urgenza, data l'abbondante disponibilità di questi organi. Rimane tuttavia da accertare con sicurezza che gli xenotrapianti non trasmettano all'uomo possibili infezioni da virus attualmente sconosciuti.

c) LE CELLULE STAMINALI
Queste cellule, scoperte recentemente da James Thompson, sono presenti nel corpo umano (cervello - midollo osseo - sotto la cute), nel cordone ombelicale ed anche negli embrioni umani. La loro caratteristica di essere ancora indifferenziate le rende “totipotenti”, tioè possono essere clonate ed indirizzate a fabbricare tessuti “identici biologicamente” a quelli del ricevente. Con questo sistema sono già stati eseguiti trapianti di CORNEA, PELLE e TESSUTO CARDIACO. La via é forse aperta anche alla fabbricazione di parti di organi solidi o addirittura interi, prelevando le cellule staminali dal paziente stesso e trapiantandogli quindi un organo “su misura”. La ricerca scientifica è dunque in pieno sviluppo ed il futuro ricco di promesse. Purtroppo esiste il rovescio della medaglia, perché si sta diffondendo anche una brutta realtà:

LA MERCIFICAZIONE DEI TRAPIANTI D'ORGANO
Anziché basare il trapianto sulla donazione gratuita e solidale, si chiede di consentire il libero commercio degli organi sia da vivente che da cadavere, come se si trattasse di merce da vendere o da comprare. Dentro questa linea di pensiero agisce, intanto, il “mercato nero degli organi” che, per fare soldi, non esita ad usare metodi violenti ed assassini, in specie verso bambini indifesi, con la complicità di medici senza scrupoli morali che agiscono in Centri di Trapianto ove il controllo della Legge è scarso od inesistente.

LA BANALIZZAZIONE DEI TRAPIANTI D'ORGANO
In questo caso, facendo leva sulla pretesa che “per la medicina tutto è lecito”, si tenta di arrivare sbrigativamente alla produzione di organi per trapianti uccidendo esseri viventi ancora agli albori della vita: scienziati in laboratori di vari paesi, con l'avvallo dei rispettivi governi, studiano per PRODURRE ENORMI QUANTITA' DI EMBRIONI UMANI, POSSIBILMENTE ACEFALI o con altre deformità - TENERLI CONGELATI IN RIERVA E POI, AL MOMENTO OPPORTUNO, UCCIDERLI PER ESTRARNE LE ABBONDANTI CEUULE STAMINALI, UTILI PER FABBRICARE ORGANI E TESSUTI.

II trapianto, che per sua natura intende salvare gli esseri umani, diventerebbe una aberrazione di hitleriana memoria se uccidesse altri esseri. Per L'A.T.O. Marche “NON UCCIDERE”, il comandamento, inscritto nella coscienza morale di ogni uomo, deve essere anche il limite del trapianto terapeutico che la legislazione di ogni Stato dovrebbe recepire PERCHE’ IL TRAPIANTO E’ VITA.