Trapianto di Intestino

Quando è indicato il trapianto?

Il trapianto di intestino è indicato quando la funzione digestiva e l’assorbimento intestinale sono gravemente compromessi e la nutrizione parenterale totale (NPT) non è più sostenibile o efficace.
In questi casi il trapianto rappresenta una scelta salvavita.

Può riguardare:

  • L’intestino tenue (intero o in parte)

  • Il colon (es. nel morbo di Hirschsprung)

  • Combinazioni con altri organi digestivi

Tipi di trapianto:

  • Intestino isolato

  • Trapianto combinato (es. fegato + intestino)

  • Trapianto multiviscerale (stomaco, fegato, duodeno, pancreas, tenue, colon)

In età pediatrica, quando presente un tenue corto, è possibile realizzare il trapianto con un tratto breve (meno di 40 cm) da donatore vivente, solitamente uno dei genitori.

Come avviene l’intervento?

1. Trapianto isolato

  • Rimozione del tratto intestinale compromesso

  • Collegamento dell’arteria all’aorta e della vena mesenterica alla vena cava

  • Collegamento alle porzioni residue dell’intestino

  • Inizio peristalsi

  • Ileostomia laterale temporanea (per biopsie)

  • Gastrotomia temporanea (per alimentazione iniziale)

2. Trapianto combinato

  • Il prelievo dal donatore è in blocco: fegato, duodeno, vie biliari, tenue, con patch vascolare

  • Si trapianta prima il fegato, poi si collega il patch aortico e infine l’intestino

3. Trapianto multiviscerale

  • Prelievo in blocco: stomaco → colon

  • Anastomosi dei vasi cavali e aortici

  • Collegamento superiore (stomaco) e inferiore (colon)

  • Posizionamento delle stomie per controlli e nutrizione

Rischi e complicanze

Complicanze chirurgiche:

  • Emorragie

  • Perforazioni o occlusioni

  • Peritoniti

  • Pancreatiti

  • Ascite

  • Stenosi biliare

Complicanze infettive (molto frequenti e gravi):

  • Batteriche: E. coli, Klebsiella, Stafilococchi, Enterococchi

  • Virali e linfoproliferative

  • Rigetto iperacuto

I rischi aumentano nei trapianti combinati e multiviscerali.

La terapia immunosoppressiva

Essenziale e molto intensa, poiché l’intestino è ricco di cellule immunocompetenti.

  • Tacrolimus (Prograf, Advagraf): farmaco principale

  • Cortisone ad alte dosi

  • Possibile combinazione con altri immunosoppressori

Il rigetto è più frequente nel trapianto isolato, ma spesso gestibile se riconosciuto precocemente.

Risultati e prospettive

I risultati clinici stanno migliorando, ma restano complessi da ottenere a causa dell’alto rischio infettivo, più che per il rigetto stesso.

Le migliori performance si registrano in centri con lunga esperienza, dove le competenze chirurgiche e cliniche sono altamente specializzate.

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